“La Pelle che Abito”
Finché va tutto bene la diamo per scontata.
Quando qualcosa comincia ad andare storto, siccome è lì, sotto gli occhi di tutti, e dobbiamo mostrala al meglio, iniziamo ad usare la mano pesante. Col trucco o con l’abbronzatura selvaggia, vista la stagione. Torturando sfoghi e punti neri con tecniche aggressive o di fantasia. Spalmando abbondanti dosi di crema costosissima, scelta fra mille dopo esserci documentati su internet nottetempo, senza però diventare una modella ventenne col photoshop sottocutaneo, come garantito dalla pubblicità.
E’ che la pelle non un rivestimento come il primo fiore del nostro divano, in quel caso sì un prodotto nutriente ridona splendore. Essa è un organo, con un suo metabolismo.
I fattori che influenzano la salute della pelle sono genetici, ormonali, ambientali e “last but not least”, lo stile di vita.
Per quanto le prime tre componenti sembrino forze maggiori a cui piegarsi, abbiamo spesso detto quanto il cibo che scegliamo di mangiare sia in grado di dialogare col nostro DNA, di modulare la produzione di ormoni, e di risultare protettivo nei confronti di aggressioni esterne.
Gli aspetti nutrizionali da considerare quando si parla di pelle non sono esattamente un paio, ed è per questo che anni di diete restrittive non adeguate dal punto di vista nutrizionale, o al contrario, di un’alimentazione spontanea sempre più ricca di grassi e zuccheri, hanno portato la pelle sul podio degli organi peggio trattati degli ultimi 20-30 anni.
Fattori Nutrizionali con Funzione Strutturale.
Le cellule della pelle, come tutte le cellule, sono costituite per lo più da Acqua, solo che a differenza delle altre cellule, quando non sono ben idratate, ce lo mostrano senza pietà.
Nonostante bere un bicchier d’acqua, secondo il proverbio, sia l’emblema del gesto semplice, l’aspetto dell’idratazione è trascuratissimo nell’alimentazione, per disabitudine, per mancanza di un bagno a portata di mano durante il giorno o per assenza di sete. La sete però è già un sintomo di disidratazione, non dovremmo mai lasciarla insorgere, ma prevenirla.
Bere 2/2,5 L di acqua naturale o effervescente, di tisane senza zucchero, o di estratti di verdura è l’imperativo. L’acqua da preferire è quella con residuo fisso compreso tra 250 e 500 mg/L, magari ricca in calcio.
Gli Acidi Grassi essenziali Omega 3 sono componenti fondamentali delle membrane cellulari del tessuto epiteliale. Quando non sono sufficientemente presenti nell’alimentazione la pelle tende ad essere più debole e secca.
Non solo.
Può essere più esposta a processi infiammatori di ogni genere – comprese acne, dermatiti…- perché gli Omega 3 hanno anche un importantissimo ruolo antinfiammatorio.
Si trovano nel pesce grasso (salmone, sgombro, sarda, sgombro, aringa) , nella frutta secca (noci), nei semi oleosi (semi di lino) e nell’olio di lino.
Va però ricordato che solo quelli di origine animale sono immediatamente usufruibili, quelli di natura vegetale invece necessitano di una trasformazione in più, che può essere ostacolata da vari fattori nutrizionali concomitanti, quindi se non si riesce ad assumere pesce grasso almeno 4 volte alla settimana, è importante ricorrere ad un integratore.
La Vitamina C, insieme al Manganese ha un ruolo basilare nella sintesi di collagene, la proteina che preserva l’elasticità della pelle, quindi il suo aspetto giovane.
La vitamina C è contenuta negli ortaggi a gemma (broccoli), nella frutta acidula ( kiwi, agrumi, fragole e frutti di bosco) e in verdure come i peperoni spezie come il peperoncino. Vanno consumate fresche, perché la vitamina C è estremamente deperibile.
Il Manganese si trova nei cereali integrali e nei legumi.
La Vitamina A e i Carotenoidi hanno anch’essi un ruolo nella sintesi di collagene ed elastina, ma anche nella protezione dai danni dei raggi ultravioletti.
La vitamina A si trova nela latte e derivati, nelle uova e nel fegato e olio di fegato; i carotenoidi si trovano nei vegetali ad alto contenuto do clorofilla (riconoscibili dal bel colore verde) o giallo – arancioni.
L’immancabile Complesso B regola il corretto funzionamento e la corretta costruzione della cellula, e si trova nei cereali integrali, nei legumi, nella frutta secca, nella carne e nei vegetali. Nelle diete vegetariane fai da te, o in altri regimi incongrui, sono frequentissime carenze di queste vitamine: non è insolito vedere vegetariani improvvisati con “l’occhio spento e il viso di cemento”.
L’ultimo aspetto strutturale da considerare, quando si parla di pelle, è la sua ossigenazione e nutrizione. Ossigeno e nutrienti arrivano grazie al microcircolo, ovvero la rete di capillari che ha contatto diretto con l’epidermide. Se questa rete funziona adeguatamente il colorito è luminoso ed eventuali lesioni guariscono in fretta.
È mantenuto sano ed efficiente dalla presenza nell’alimentazione di Ferro, che trasporta l’ossigeno, di Bioflavonoidi, e di Vitamina C.
E’ altresì migliorato dall’Attività Fisica: l’esercizio infatti promuove la formazione di nuovi capillari, ottimizzando l’ossigenazione dei tessuti.
Il Ferro si trova nella carne, nelle uova, nella frutta secca, nei legumi e in alcuni vegetali come radicchio verde, rucola e spinaci. I Bioflavonoidi di trovano in frutta e verdura di colore rosso – viola, the, cioccolato fondente, succio d’uva. L’Attività Fisica si trova nelle palestre o strutture adibite, presso gli attrezzi ginnici da casa o all’aria aperta (…).
Fattori Nutrizionali con Funzione Protettiva e Antiossidante
Assicurare tutti i nutrienti strutturali alla pelle non è sufficiente, e questo per un motivo intuibile: essendo a contatto con l’ambiente esterno – pioggia, vento, sfregamenti e usure di ogni tipo – essa necessita di un po’ di protezione in più rispetto agli altri organi.
La protezione è data principalmente dalle componenti nutrizionali con funzione Antiossidante: vit E (oli vegetali, frutta secca, mandorla e latte di mandorla), Selenio (cereali integrali, pesci e frattaglie), Polifenoli ( frutta, verdura, the, vino rosso, cioccolato fondente, legumi, frutta secca); insieme ai già citati Omega 3, Vitamina C, Vitamina A e Carotenoidi.
Altre due importanti sostanze hanno un ruolo antiossidante, ma anche stimolante delle difese immunitarie, e sono lo Zinco e la Glutammina. Legumi e frutta secca sono le fonti vegetali, carne e latticini quelle fonti animali di questi due nutrienti.
Non male per un organo sottovalutato perché non considerato organo, eh? E questa è solo la manutenzione base. Sì, perché nei cambi di stagione può richiedere qualche attenzione in più. Può richiedere una depurazione dell’organismo. Cioè può aver bisogno che reni, intestino e fegato lavorino a pieno regime e bene.
Per i primi, se sono sani, è sufficiente bere abbastanza; per l’intestino, oltre a bere acqua, è utile un buon apporto di fibre e un’integrazione di probiotici (Bifidobacterium Lactis, l. Casei, L. Acidophilus).
Per il fegato è importante ridurre o abolire l’introduzione di zuccheri, grassi industriali e alcol, che favoriscono il deposito di grasso sull’organo (statosi epatica); e se vogliamo aiutare il fegato nel processo di depurazione sono utili integrazioni a base di Cardo Mariano (in particolare il complesso della Silimarina), di Curcuma e Piperina.
Ridurre o abolire l’assunzione di zuccheri e grassi industriali, tra l’altro, contrasta i processi infiammatori cutanei.
Quindi, eliminato l’azoto con le urine, sostanze di scarto con le feci, sostanze tossiche grazie al fegato, cosa rimane ad appesantire i processi di rinnovamento cutaneo? Residui proteici vecchi nelle cellule. Rottami, cianfrusaglie. Che si possono eliminare in due modi: o con un giorno di digiuno, in questo modo le cianfrusaglie divengono combustibile e sono consumate, o rendendo la dieta particolarmente ricca di Polifenoli, che indovinate un po’ dove si trovano? Frutta, verdura, the, cioccolato fondente, frutta secca, vino rosso in piccole quantità…
Quando tornate nelle vostre case e guardandovi allo secchio vi accorgete che la vostra pelle non è in gran forma, datele una carezza, ma non ditele “questa è la carezza del Papa”, perché potrebbe pure non interessarle, ma magari iniziate a mangiare meglio.
Foto: Skin, ça va sans dire