“Mancia e castima la morte”*
L’ho già detto che la vita della dietista non è facile? Non esiste un luogo dove non si parli di cibo.
A volte, ma solo a volte, capita con somma sorpresa di leggere in giro argomentazioni che condivido, simili a quelle che vado predicando io. Anzi, pensate un po’, eran le mie! (Frecciatina a chi mi copia integralmente, che saluto. Ciao e tante cose. Ma anche a chi rimaneggia un po’ la forma, solo un po’, e aderisce in pieno ai contenuti. Bravi, anzi brave +! Saper fare i riassunti è fondamentale in terza elementare.Vedrete che tra un po’ saprete produrre contenuti tutti vostri. Buffetto sulla guancia).
Altre volte, il più delle volte, capita di captare invenzioni/inesattezze/ca…stronate asserite con piglio sicuro. E io lì perdo le forze. Sono la mia criptonite. Crollo a terra. Mi trascino sfinita col passo del giaguaro verso la tastiera del pc e ivi inizio a sfogare tutta l’aggressività repressa. Povera tastiera che, in quanto muta, non ne può nulla.
“Fa meglio bere un bicchiere di vino in gravidanza, piuttosto che mangiar funghi” (che è un po’ come sentenziare è meglio il mercurio assunto per via orale ogni giorno che una possibile, non certa, ingestione di arsenico).
“Il latte di capra non ha il lattosio” (se per capra intendiamo l’ovino che zompetta sui monti, temo di sì, che ce l’abbia il lattosio).
“La frutta secca (o a guscio) fa ingrassare”. Quest’ultima affermazione compete al titolo di Dogma Alimentare Inventato di Tutti i Tempi con “i carboidrati fanno ingrassare” e “che mondo sarebbe senza nutella”. E non so se si indigni di più la mia componente pugliese – che difenderebbe l’assunzione di frutta secca davanti a qualsiasi tribunale, e contro ogni evidenza se necessario – o la dietista che alberga in me con non pochi disagi da più di dieci anni, vista la convivenza con la componente pugliese.
Nell’immaginario comune un alimento è pericoloso per la linea se contiene molte calorie. Già nell’articolo “Calorie, ma quante calorie” spiegavo come considerare quasi esclusivamente le calorie per discriminare un cibo che va bene da uno che è meglio non assumere, sia altamente fuorviante, perché riduce il metabolismo a una questione di somme e sottrazioni.
Se io fossi cattiva come Jigsaw vi direi Voglio fare un giuoco con voi… e poi vi proporrei un esperimento: togliete 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva e un frutto dalla vostra alimentazione e inserite una brioche: fatto? Tranquilli, avete tolto 180 kcal e ne avete rimesse altrettante! Fatelo per 1 mese. Al termine del mese salite sulla bilancia. Guardate il peso aumentato. Scendete, risalite: è proprio aumentato. Arrabbiatevi con voi stessi: non si fanno i giochini di Jigsaw se non siete incatenati in una stanza! (Al contempo ho dato una bellissima idea agli sceneggiatori per una tortura in un prossimo Saw l’enigmista. Prego sceneggiatori).
I nutrienti, signori miei, i nutrienti sono la chiave di tutto. Quelli contenuti nella frutta secca hanno un’utilità per il nostro organismo? Sì? E allora non solo non ingrasseremo, ma magari ci si risveglia pure il metabolismo!
E quali sono questi nutrienti? Di seguito mi limiterò ad elencare solo quelli presenti in buona o elevata quantità nel suddetto alimento, perché in realtà sono molti di più.
– Fibra alimentare, soprattutto insolubile, con azione antiossidante, formante massa nell’intestino e con dimostrata azione anticancro. Anacardi, mandorle, cocco e noci pecan sono le tipologie di frutta secca più ricche in fibra.
– Acidi grassi essenziali della serie omega 3 e omega 6. Il giusto equilibrio tra questi due tipi di acidi grassi – presenti in tutta la frutta secca, ma in particolare nelle noci – agendo sul metabolismo del colesterolo e regolando gli stati di infiammazione dell’organismo, diventa uno strumento di prevenzione delle Malattie Cardiovascolari non trascurabile.
– Proteine vegetali (in particolare in arachidi e mandorle), ferro (in pistacchi e anacardi), rame (in tutta la frutta secca) e zinco (in anacardi e noci). In virtù di queste sostanze la frutta secca si candida, a fianco dei legumi, a sostituto degli alimenti di origine animale (carne, pesce, uova) nelle diete vegetariane o in chi semplicemente vuole avere una dieta più varia e sana. Spesso i vegetariani improvvisati vanno in contro a carenze di oligoelementi come ferro, zinco e rame perché sono rare le fonti alimentari vegetali che li contengono.
– Vitamina E ( in particolare in mandorle e nocciole). Si tratta di una vitamina liposolubile con azione antiossidante e protettiva contro degenerazioni di ogni qualsiasi tipo.
– Potassio (in tutta la frutta secca; regola l’equilibrio dei liquidi corporei, la pressione arteriosa e la trasmissione nervosa), magnesio (in mandorle e anacardi; partecipa ai meccanismi di mineralizzazione ossea, al metabolismo muscolare, e alla trasmissione nervosa e agisce efficacemente negli stati di stress o sull’umore migliorandolo), calcio (soprattutto nelle mandorle; riveste un ruolo fondamentale nella mineralizzazione ossea), fosforo (in tutta la frutta secca; contribuisce per lo più a garantire la mineralizzazione ossea insieme al calcio, ed è coinvolto in numerosi processi metabolici) , niacina (in tutta la frutta secca;è coinvolta nei processi metabolici che riguardano l’utilizzazione dei nutrienti), selenio ( in anacardi e noci; è un minerale con funzione antiossidante o, come va di moda dire, antiaging), acido folico (noci, mandorle e nocciole; partecipa a processi che regolano a livello genetico e metabolico varie funzioni dell’organismo). Si tratta di minerali di cui è facile avere un aumentato fabbisogno (es. magnesio in caso di stress, acido folico in gravidanza, calcio durante la crescita) o, anche in questo caso, che possono essere carenti in diete vegane, vegetariane o di eliminazione; ancora una volta la frutta secca diventa un integratore naturale che lévati Multicentrum!
–Fitosteroli che concorrono all’assorbimento intestinale, limitandolo, di colesterolo. Ricordiamo che i fitosteroli vegetali hanno un senso se introdotti attraverso gli alimenti naturali, perché sono nelle giuste quantità e agiscono in sinergia con altre sostanze presenti nello stesso cibo; decisamente ne hanno meno quando sono introdotti con alimenti funzionali.
L’attenzione nell’assunzione della frutta secca va posta su due elementi:
- la quantità: 15-20 grammi al giorno è una dose ragionevole, magari assunti a fine pasto o affiancati da un frutto fresco per assicurare un maggior potere saziante.
- il potere allergizzante: è importante a priori essere certi di non avere allergie a qualche tipo di frutta secca e comunque variarne la tipologia ingerita per evitare di entrare in contatto sempre con lo stesso allergene, rischiando la sensibilizzazione.
Dopodiché ridete in faccia a chi dice che la frutta secca fa ingrassare. Aprite il sacchettino di frutta secca pesata che vi siete portati da casa per merenda o fine pasto. Mangiate con gusto. A Vostro piacimento, prima di iniziare lo spuntino, pronunciate il motto Mancia e castima la morte *, come faceva mia nonna qualche volta al posto del più banale e abusato Buon appetito.
*: “Mancia e castima la morte” in dialetto salentino vuol dire “mangia e maledici la morte”. Pronunciarlo con voce ferma e decisa prima dei pasti principali ha un effetto eupeptico e procinetico** (…), oltre che antijella.
**: ironia.
foto: Scrat ama la sua frutta secca e il peso è l’ultimo dei suoi problemi.