“Usa lo sforzo”
“Usa la forza, Luke”.
Così in Guerre Stellari Obi-Wan Kenobi ricorda al protagonista qual è la sua arma segreta per combattere il Lato Oscuro; con una frase potente, che resta impressa nella memoria… e che qualche anno più tardi, immancabilmente, viene storpiata in “Usa lo sforzo”, in un altrettanto memorabile parodia.
Versione, quest’ultima, più pregna di verità e illuminante.
Chi di voi non ha associato lo sforzo all’intestino alzi la mano.
Ecco, se il grande saggio di Guerre Stellari oggi dovesse dare un consiglio a Luke su come difendersi dal Lato Oscuro gli ricorderebbe che la sua arma segreta è l’intestino.
L’intestino è la barriera che ci separa dall’ambiente e con l’ambiente veniamo a contatto tramite il cibo. Ha il preciso compito di ammettere all’interno dell’organismo i nutrienti e di procedere al ben noto meccanismo di eliminazione delle sostanze inutili o nocive.
Se la barriera presenta delle falle però passa anche quello che non deve passare: sostanze tossiche e cancerogene.
Certo, gli intrusi quando entrano trovano l’esercito del sistema immunitario che appronta una risposta di difesa, ma se gli intrusi sono troppi, proprio come avviene nel caso di barriere non integre, che succede?
Beh, in questo caso il sistema immunitario spara sulla folla, e a sparare sulla folla, si sa, non è certo che si riesca ad eliminare l’intruso e può rimanere coinvolto anche chi non c’entra nulla.
Fuor di metafora, c’è il rischio che comunque restino in circolo le sostanze tossiche e cancerogene – e non sappiamo quanto e se ci danneggeranno – e che venga attaccata qualche cellula d’organo dando origine, secondo alcuni studi, a un meccanismo autoimmune.
Nel dubbio un occhio alla manutenzione della barriera io lo darei!Anche perché una barriera non integra si fa sentire anche a livello di sintomi.
Alcuni fattori che possono minare l’integrità della mucosa intestinale sono:
- Alcol
- Caffeina
- Coloranti e conservanti
- Uso di spezie come il peperoncino o zenzero
- Eccesso di cereali raffinati
- Uso di alcuni farmaci come i Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei) o Antibiotici
- Stress
- Esercizio fisico troppo intenso
Le componenti alimentari che inducono fenomeni infiammatori in presenza di una barriera alterata sono:
- Grassi Trans, che si trovano in grassi e oli vegetali idrogenati (per scovarli basta leggere le etichette), in misura minore in carne e latte o si formano attraverso cotture lunghe e/o ad alte temperature
- Zuccheri, in particolare quelli contenuti in abbondanza in tutti gli alimenti provenienti dall’industria alimentare.
- Glutine, che si trova in frumento (grano), orzo, segale, avena, farro, kamut, spelta, triticale. Il messaggio non è che siamo tutti celiaci, ma che abbiamo mangiato per anni in maniera monotona, privilegiando cereali come il frumento che lo contengono e spesso in quantità eccessiva. Variamo di più i cereali e pseudocereali, dando spazio a quelli naturalmente privi di glutine come il riso, il mais, la quinoa, l’amaranto, il miglio e il grano saraceno.
- Lattosio, che si trova nel latte e nei suoi derivati freschi. Gli adulti generalmente non hanno l’enzima che digerisce il lattosio, quindi si consiglia di assumerne in piccole quantità e di concedersi con bassa frequenza la massima dose tollerata in base a sintomi individuali attentamente monitorati.
Limitiamo queste componenti a favore di una maggior varietà, o eliminiamole pure se si tratta dei grassi e zuccheri industriali.
Le sostanze invece che aiutano a ripristinare l’integrità intestinale sono le seguenti (e per essere sicuri di introdurle non esitiamo a ricorrere ad un’integrazione pianificata da un professionista in campo medico):
- Zinco (carne magra, pesce, legumi, frutta secca)
- Antiossidanti, antifungini e antibatterici naturali (frutta, verdura, legumi, spezie – in particolare curcuma e rosmarino -, semi oleosi, frutta a guscio, olio extravergine d’oliva)
- Antinfiammatori (olio di lino, semi di lino macinati, pesce grasso, noci)
- Prebiotici (frutta con la buccia, legumi, alghe)
- Probiotici (integrazione, in particolare di bifidus)
- L- Glutammina (carne magra, frutta a guscio, legumi)
- Iso-alfa-acidi del luppolo (birra)
E che lo sforzo …pardon, la forza sia con voi.
foto tratta da Balle Spaziali